SAN CRISTO
Storia e restauri della chiesa e del convento
Il turista in visita alle Raccolte Civiche nell'antico monastero di Santa Giulia o S. Salvatore, dove l'infelice Ermengarda chiuse la sua vicenda terrena, si trova in via G. Piamarta ai piedi della scalinata, che sale a una chiesa invitante nella devota semplicità della sua facciata. Un cartello porta scritto: chiesa di S. Cristo, denominazione inconsueta al forestiero, ma familiare ai bresciani, qualche volta confusa con la parrocchiale di Cristo Re in borgo Trento. Il nome esatto della chiesa è Santo Corpo di Cristo o del Corpus Domini, figurando come prima chiesa al mondo esclusivamente dedicata all'Eucarestia.
Affrontata l'erta salita e varcata la soglia, si viene subito presi da muto e ammirato stupore, avvolti da una festa di figure e colori che si dispiegano dalle pareti al soffitto. Si ha l'immediata percezione di trovarsi di fronte a un vero compendio di teologia per il popolo, sul modello delle note biblia pauperum del Medioevo, un unicum giustamente definito dal noto esperto Luciano Anelli come la Cappella Sistina di Brescia. |