di Jasbir Panisar Una delle richieste del movimento femminista sviluppatosi in Gran Bretagna negli anni settanta riguardava i programmi di educazione permanente ed in particolare il riconoscimento dellimportanza del ruolo sociale delle donne e della loro capacità di formarsi anche rispetto ad attività economiche. A livello politico, attraverso il femminismo, le donne misero a fuoco le relazioni tra le loro esperienze individuali nella vita privata e le strutture socio economiche (Webb 1998). Questo si tradusse in misure indirizzate alle donne, per assicurarsi che partecipassero a corsi di formazione (non professionale). Tali misure influenzarono la partecipazione delle donne nei corsi che non rientravano nella scuola dell'obbligo (McGivney 1998). Tale programma prese la forma di "Second Chance", scuole che davano una seconda possibilità, noti anche come corsi per Women Returners, per donne che tornavano a studiare dopo aver interrotto gli studi una prima volta. Era una risposta importante ai bisogni specifici delle donne e le incoraggiò a tornare allo studio in un ambiente educativo in grado di offrirle sostegno. (Ben 1998). Questi sviluppi influenzarono il cambiamento nellistruzione permanente offrendo strutture di supporto mirate (scuola dellinfanzia, orientamento, crediti formativi), programmi part time per quei gruppi che non sono in grado di seguire dei programmi a tempo pieno a causa degli impegni personali. L'accesso ai programmi non prevedeva criteri selettivi. La fiducia (specialmente nei gruppi emarginati), il miglioramento della lingua inglese, mettere in discussione gli ostacoli e l'offerta di cure dopo una guarigione traumatica facevano parte del programma. Il curriculum generale dellistruzione permanente è stato oggetto di dibattito, accusato di non riflettere in modo specifico lesperienza delle donne migranti. Si affermava la necessità che il curriculum fosse focalizzato sulle donne migranti e che le insegnanti fossero donne provenienti dalle comunità stesse. Ciò ha stimolato alcune università ha sviluppare programmi destinati in modo specifico alle esperienze delle donne migranti attraverso iniziative di alcuni insegnanti o progetti specifici a partire dai bisogni delle comunità di migranti. Affrontare i bisogni di istruzione delle donne migranti I risultati delle iniziative sono più efficaci se si conoscono le necessità delle donne alle quali ci si vuole rivolgere, tanto più se la persona che lavora al progetto appartiene alla comunità verso cui tali iniziative sono rivolte. Una persona che parla la loro lingua, proviene dalla stessa cultura, capisce meglio le difficoltà, in particolare il razzismo ed i problemi di lingua, vissute dalle comunità di migranti. Questo è il modo più efficace per raggiungere gruppi che non rispondono alle strategie di mercato utilizzate normalmente dalle istituzioni educative. In Gran Bretagna lo sviluppo di alcune iniziative in collaborazione con agenzie esterne è stato efficace laddove sono stati avviati sportelli specifici per raggiungere le comunità immigrate. Anche se le università britanniche sono più impegnate nelle attività di ricerca che in quelle progettuali, ci sono alcuni esempi di progetti che hanno avuto successo. Le persone che hanno lavorato a tali progetti provenivano dalle comunità a cui ci si voleva rivolgere. Lautore ha lavorato al Birkbeck College, il progetto dellUniversità di Londra che ha svolto ricerche su come estendere lofferta di istruzione scolastica agli adulti asiatici disoccupati di Southall, Londra, secondo comune in Gran Bretagna per concentrazione di comunità asiatiche. Il progetto ha sviluppato lofferta formativa esplorando come integrare le risorse della scuola con tutti gli altri insegnanti e formatori locali per creare degli itinerari coerenti e progressivi verso limpiego o unistruzione superiore per le comunità in cui vivono asiatici disoccupati. Il progetto organizzò corsi "Working With People" (lavorare con le persone) inizialmente per donne asiatiche (ma attirò anche donne afro-caraibiche) congiuntamente con un ebte locale di Londra. Il corso era indirizzato a coloro che desideravano inserirsi nellambito dellassistenza medica e sociale. Furono organizzati anche corsi di informatica in un centro sociale di comunità per permettere alle donne una prima familiarizzazione con il computer. Inoltre, il Dipartimento Istruzione Permanente dellUniversità di Leeds ha svolto unopera di consulenza con le donne immigrate, agenzie non governative e gruppi locali per identificare le necessità relative all'organizzazione di un corso di studi sulle donne nere. Come risultato partì il diploma in Studi sulle Donne Nere il cui programma comprendeva questioni riguardanti la razza, lidentità, la cittadinanza, le migrazioni, i cambiamenti nelle aspettative delle diverse generazioni di donne nere, la storia delle donne nere e laccostamento delle donne nere alle opportunità di istruzione per migliorare la loro condizione (Virk 1998 - con il termine "black", nero, si intendono spesso in Gran Bretagna sia gli immigrati di origine africana, sia di origine asiatica e latinoamericana). Inoltre, l'Edge Hill College, l'Ormskirk e il St. Martins College di Preston collaborarono con il provveditorato locale alla progettazione del corso "Partecipazione allIstruzione Primaria da parte di persone asiatiche e nere". Il corso aiutò le donne asiatiche e nere che potevano seguire un corso solo frequentando una scuola nelle vicinanze delle loro abitazioni (The Unit for Development of Adult Continuing Education, Devolpment Paper, NIACE, 1990). Anche altre istituzioni scolastiche, come le università, avevano scoperto con le loro ricerche che molte università impiegavano personale proveniente dalle comunità di immigrati per promuovere le iniziative aventi come scopo incoraggiare le iscrizioni e per realizzare alcuni progetti. Oggi molte organizzazioni non governative impiegano un lavoratore proveniente dalla comunità di immigrati specificamente per lavorare con queste comunità, mente altri sono assunti esclusivamente per andare incontro alle necessità di comunità specifiche. Ad esempio il Shalom Employment Action Centre di Newham ha assunto una donna asiatica per aiutare le donne asiatiche che partecipano alle attività ed ai corsi. A poche miglia si trova il Newham Asian Womens Project, che si occupa dellalloggio di donne asiatiche con problemi quali la violenza domestica, e offre programmi di istruzione permanente, consulenze sui corsi e gruppi sportivi. Importanza del lavoro di rete in collaborazione con gli attori locali Per poter intraprendere alcune iniziative di sviluppo lUniversità di East London aveva bisogno di lavorare con agenzie locali selezionate, in quanto era importante per le comunità immigrate avere la percezione che tutti stavamo lavorando in collaborazione per soddisfare i loro bisogni di istruzione. Inoltre, tale collaborazione aveva anche un altro scopo di tipo economico. Ogni attore locale era chiamato ad integrare i propri programmi con il lavoro degli altri per ottenere un risultato efficace. In tal modo, gli attori non lavorano isolati, ma in équipe. Se liniziativa è sostenuta da strutture adeguate, politiche minuziose, strategie dazione, finanziamenti adeguati, conoscenza culturale della comunità, allora la concertazione è efficace. Darkenwald e Larson (1990) sottolineano che una delle ragioni principali per cui i gruppi erano difficili da raggiungere è che essi non rispondono alle strategie di mercato utilizzate solitamente dalle istituzioni educative. Lefficacia del lavoro di rete e della concertazione può essere osservata in "Exploring the Educational needs of Unwaged Adults Project" (National Institute of Adult Continuing Education 1987). Il progetto si proponeva di capire il bisogno di istruzione dei disoccupati di Southampton, di creare servizi di consulenza e di guida, e di migliorare le abilità dei disoccupati attraverso programmi che ampliassero lofferta educativa. Ciò è stato raggiunto attraverso lorganizzazione di una serie di incontri con chi lavorava al progetto. I formatori responsabili delleducazione degli adulti a livello locale, lo staff universitario e gli adulti disoccupati potevano discutere le questioni ed i problemi e programmare i passi successivi del processo. Il progetto ha adottato un approccio di rete per intraprendere le ricerche e sviluppare una migliore comprensione dei bisogni degli adulti disoccupati e di come tali bisogni potessero essere soddisfatti attraverso i programmi educativi. Il progetto ha anche scoperto che il modo più efficace per creare dei contatti è il lavoro di rete, la comunicazione verbale e limpegno di lavoratori esterni. I collaboratori a tale progetto hanno scoperto che i bisogni di istruzione dei disoccupati non sono immediatamente visibili e si possono scoprire come risultato di un contatto e di un dialogo continui con gli adulti disoccupati e le comunità locali. Allo stesso modo lUniversità di East London ha promosso iniziative (consulenza scolastica, fiere educative e corsi con sede nella comunità) in collaborazione con gli attori locali ed un costante lavoro di rete. Consulenze educative alle donne asiatiche nellEast London Una serie di fattori avevano influenzato le decisioni delle donne asiatiche riguardo alla ricerca di consulenze educative, quali le pressioni personali, fare un altro tentativo per tornare al mondo della scuola, non familiarità con il sistema scolastico britannico, diplomi ottenuti nel loro paese dorigine, altre opportunità di lavoro. Gli ostacoli simili ad altri immigrati provenienti da paesi europei che impedivano alle comunità di tornare allambiente scolastico riguardavano le difficoltà linguistiche, la struttura dei corsi, il non riconoscimento dei diplomi già ottenuti, lidoneità, i problemi economici, la responsabilità dei figli, gli orari dei corsi, la mancanza di accesso alle informazioni, la pressione personale, la mancanza di fiducia, la precedente esperienza scolastica negativa, la mancanza di riferimenti positivi, le molestie e la resistenza da parte delle famiglie e dei partner. Le ricerche confermano lesistenza di tali problemi. Fraser e Ward (1989) hanno trovato nel loro studio su un campione di persone dellAsia meridionale che il novanta per cento sostiene di aver bisogno di un servizio di asilo infantile per poter tornare a frequentare la scuola. Sargant (1990) ha scoperto che la ragione principale che impediva alle persone di origine asiatica di studiare era la pressione familiare. Inoltre, Conroy (1990) ha scoperto che i partner delle donne immigrate hanno la tendenza a lavorare per molte ore, il che implica il lavoro a turni e nel fine settimana. Quindi le opportunità di frequentare i corsi per queste donne sono limitate, avendo anche la responsabilità della famiglia. Il progetto ha evidenziato anche che, oltre a non avere accesso alle opportunità scolastiche, le donne asiatiche non erano pronte per listruzione superiore. Coloro che avevano già frequentato un istituto superiore nel loro paese dorigine con diplomi equivalenti allistruzione superiore in Gran Bretagna, volevano prima di tutto migliorare la loro abilità nella lingua inglese, in quanto a loro interessava poter far fronte al linguaggio di studio di tipo accademico. Nelle donne asiatiche cera la tendenza a frequentare continuamente corsi di livello elementare, in quanto non avevano usufruito di una consulenza individuale che suggerisse un itinerario progressivo e coerente. Nel progetto cera una donna bilingue asiatica che condivideva con le donne che partecipavano la stessa formazione culturale, incoraggiando le donne asiatiche a parlare liberamente di qualsiasi problema personale che potesse influire sul corso che stavano frequentando ed a conversare nella loro lingua. Per andare incontro ai bisogni delle comunità immigrate i collaboratori al progetto dovrebbero avere buone abilità di intervistatori, evitare gli stereotipi, i pregiudizi culturali e linguistici ed evitare soprattutto la convinzione che la mancanza di fiducia o le limitate abilità comunicative siano segno di mancanza di intelligenza (Dadzie 1993). Inoltre, i consulenti devono essere in grado di fornire alle comunità immigrate consigli appropriati, devono essere in grado di formulare valutazioni anche attraverso contatti informali, sapersi orientare riguardo ai diplomi stranieri e al riconoscimento degli studi precedenti. Devono anche essere molto ben informati sul sistema scolastico e sugli esami dei paesi di origine delle persone (Dadzie 1990). Sviluppare la consapevolezza e le abilità delle donne immigrate LAsian Womens Project ha organizzato delle fiere dal momento che era emerso che le donne asiatiche pensavano di avere difficoltà per quanto riguarda laccesso alle informazioni sui corsi locali. Tali manifestazioni hanno attirato ogni volta più di un centinaio di donne asiatiche. Queste fiere sono state organizzate con la collaborazione di lavoratrici asiatiche che hanno dedicato molto del loro tempo alla riuscita di queste manifestazioni. Il materiale pubblicitario è stato tradotto in sette lingue asiatiche. I volantini sono stati inviati a tutte le organizzazioni non governative frequentate dalle comunità immigrate e dai gruppi di donne asiatiche, alle università che offrono corsi avanzati, a biblioteche, istituti religiosi, ospedali, centri per la salute, scuole e dipartimenti degli enti locali. I volantini sono stati distribuiti anche nelle strade dalle lavoratrici asiatiche del posto e consegnati ai negozianti che li hanno esposti in vetrina. Ogni giorno erano disponibili interpreti asiatiche per dare informazioni alle donne riguardo ai corsi. I laboratori erano coordinati da professioniste asiatiche che durante il giorno aiutavano ad acquisire consapevolezza a proposito dei vari elementi che possono influenzare le donne asiatiche in Gran Bretagna, quali la familiarità con il sistema scolastico britannico, il diritto allassistenza, le norme sullimmigrazione, listruzione dei genitori e la ricerca del lavoro. Gli espositori erano organizzazioni non governative, organizzazioni di formazione a carattere volontario, università che offrono corsi avanzati, dipartimenti di enti locali, agenzie di collocamento, agenzie sanitarie e lUniversità di East London. Questo ha dato alle donne asiatiche lopportunità di ricevere consulenza educativa ed informazioni sui corsi ed i servizi disponibili in merito ai loro bisogni. Tale approccio è sostenuto da Dadzie (1990) il quale afferma che i metodi innovativi sulla consulenza scolastica e formativa dovrebbero essere organizzati per andare incontro ai bisogni delle comunità immigrate, come gli incontri regolari con i gruppi locali, forum e riunioni pubbliche. Gli interessi delle comunità dovrebbero essere costantemente fatti conoscere ai responsabili dellofferta formativa. Gran Bretagna e Italia: nuove direzioni per le donne asiatiche Le donne asiatiche attratte da questi corsi avevano caratteristiche quali: laver trascorso molti anni in casa per crescere i loro figli; non sentirsi integrate nella comunità ospitante, nonostante vivessero in Gran Bretagna da molti anni; sentirsi isolate; conoscenza dellinglese, ma unita al desiderio di sentirsi più sicure nella lingua parlata o di fare esercizi con lo scritto; la necessità di una consulenza scolastica in quanto cera una tendenza in queste donne a frequentare corsi di livello elementare; non aver mai frequentato nessun corso di nessun livello. In Gran Bretagna, i corsi gratuiti New Directions si sono svolti in luoghi di incontro accessibili, con servizi di asilo infantile, in quanto alcune donne asiatiche non si erano mai avventurate allesterno da sole: in tali luoghi si sentivano più a loro agio e ciò ha permesso di affrontare alcune delle difficoltà che una parte di loro deve superare. I corsi si svolgono una volta alla settimana per poche ore. Questa organizzazione si adatta agli impegni personali delle studentesse. Sargant (1993) nella sua ricerca ha evidenziato che le ragioni principali che impedivano alle persone di origine asiatica di studiare erano la pressione familiare, le responsabilità familiari e il bisogno di frequentare un corso adeguato per sfruttare le proprie potenzialità. Questi corsi erano tenuti da donne asiatiche. La ricerca di McGivney (1990) ha rilevato ai primi stadi dellapprendimento cè il bisogno di una consulenza personale più approfondita che permetta alle partecipanti di valutare la propria esperienza, utilizzare questa esperienza per comprendere la propria situazione, avere più controllo sulla propria vita, prendere decisioni e programmare ed essere consapevoli delle opportunità disponibili. E importante poter disporre di donne tutor con riferimenti etnici e formazione culturale simili alle studentesse, in particolare quando il gruppo ha dei bisogni specifici e potrebbe incontrare difficoltà nellesprimersi in una classe mista (McGivney 1993). Per fare un paragone lautore ha condotto interviste con donne asiatiche residenti nella provincia di Modena; le interviste hanno rivelato che un corso simile per le donne immigrate sarebbe utile anche in Italia. Le donne asiatiche intervistate residenti in Italia hanno detto di essere felici di vivere allinterno dei confini delle loro case e di mantenere contatti con le famiglie del loro stesso paese per quel che riguarda il sostegno emotivo e sociale. Tuttavia, queste donne non hanno il vantaggio di avere una famiglia estesa come in Gran Bretagna. Soffrono per le difficoltà linguistiche, che influenzano la loro vita in quanto sono dipendenti dal partner per potersi recare in qualsiasi luogo, anche di prima necessità, come i negozi, il medico, lospedale e la scuola dei loro figli. Non hanno familiarità con il sistema scolastico italiano e non hanno frequentato corsi di lingua italiana a causa delle difficoltà di trasporto. Inoltre dipendono dai loro partner anche per essere accompagnate a far visita alle altre donne asiatiche in quanto non sono abituate ad utilizzare i trasporti pubblici. I corsi hanno come obiettivo lo sviluppo dellauto stima, lauto consapevolezza e la consapevolezza politica, le abilità comunicative e lidentificazione di percorsi progressivi e coerenti per la formazione, listruzione avanzata ed il lavoro cui dovrebbe poter accedere chi completa il corso. Il corso affronta: la preparazione di un curriculum vitae; le abilità di studio; lorganizzazione del tempo; le abilità comunicative; la conoscenza dei settori del volontariato, dei servizi legali e privati; aprirsi alla consulenza scolastica; esperienze scolastiche e di istruzione superiore; conoscenza del sistema scolastico; razza, etnia e genere; comprensione del ruolo delle donne asiatiche immigrate in Europa e della legislazione attuale. Progetto Socrate per lIstruzione degli Adulti "Sostenere la partecipazione alleducazione degli adulti di donne appartenenti a comunità minoritarie in Europa" Alla realizzazione di questo progetto lavora una donna del Bangladesh, in quanto luniversità crede fermamente che una persona appartenente a tale comunità possa essere in grado di comprendere in modo più efficace i bisogni delle donne, di superare più facilmente gli ostacoli e di conversare con le donne nella loro lingua. In Gran Bretagna ci sono molte organizzazioni non governative ed enti locali che sono impegnati nel creare programmi scolastici. Per la realizzazione del progetto sono state incontrate ventiquattro organizzazioni del distretto. E stato interessante scoprire che nessuno di questi attori locali aveva progetti specifici per operare con le donne del Bangladesh. Secondo gli attori locali queste donne erano uno dei gruppi più difficili con cui lavorare, perché mancavano di motivazione ed era fondamentale che il loro patrimonio culturale e religioso fosse rispettato da parte di coloro che stavano tentando di capire i loro bisogni. Quattordici organizzazioni impiegano donne che parlavano il Bengali, il che è di vitale importanza quando si cerca di lavorare con altre comunità. Tuttavia, si è scoperto che cè stata una carenza nellofferta di consulenza educativa, perché solo una organizzazione aveva a disposizione una consulente asiatica. Questo fatto ha imposto di chiedersi che tipo di consulenza fosse stata offerta a queste donne riguardo ai programmi distruzione avanzata. Fa parte del progetto fornire una consulenza educativa alle donne del Bangladesh. La persona addetta a questo settore scoprì durante il suo lavoro di consulenza che nessuna delle donne che lei aveva incontrato era a conoscenza dellequivalenza di diplomi del Bangladesh con quelli britannici né aveva usufruito di consulenza scolastica. La maggior parte delle donne volevano fare qualcosa che le potesse aiutare dal punto di vista pratico. Molte volevano trovare un lavoro. Alcune donne erano anche stanche di frequentare corsi elementari, che non le conducevano da nessuna parte. I corsi che le donne volevano frequentare erano corsi per migliorare le loro abilità comunicative in inglese, accrescere la fiducia in sé stesse e comprendere il sistema scolastico britannico. Cera richiesta di corsi bilingui. Preferivano frequentare corsi che si tenessero vicino alle loro case. Chiedevano più consulenti che parlassero il Bengali. Si osservava uno scarto tra ciò che i servizi offrivano e ciò che le donne si aspettavano da tali servizi. Il progetto attualmente offre un corso che risponde ad alcune aspettative delle donne del Bangladesh. Inizialmente, la persona che lavorava al progetto intervistò trentatré donne nelle loro case o nei centri della loro comunità. Il questionario era stato tradotto in Bengali. I risultati dellintervista dimostrarono che tutte le donne intervistate erano nate in Bangladesh e provenivano prevalentemente da Sylhet, una regione rurale del Bangladesh. La maggior parte di queste donne erano arrivate in Gran Bretagna dopo i diciotto anni ed avevano unetà compresa tra i venti ed i quarantacinque anni. Erano anche sposate, vivevano prevalentemente con la famiglia più estesa ed avevano in media tre figli. Per quanto riguarda listruzione, la maggior parte delle donne possedeva unistruzione superiore e poche erano in possesso di una laurea ottenuta in Bangladesh. In Gran Bretagna, venti delle donne intervistate avevano seguito dei programmi scolastici, in generale corsi di lingua inglese, ma non avevano frequentato altri tipi di corsi in altre materie, in quanto non era stata offerta loro unadeguata informazione. In più nessuna delle donne aveva lavorato in Bangladesh e solo tre lavoravano come assistenti bilingui nelle scuole o come assistenti sociali. Il progetto ha tenuto in considerazione tutte le risposte alle interviste ed il lavoro di consulenza educativa ed ha utilizzato queste informazioni per la programmazione di un breve corso con sede nella comunità e indirizzato specificamente alle donne del Bangladesh. Il corso è iniziato a giugno del 1999 in un centro della comunità locale con due tutor asiatiche ed un servizio di asilo infantile. Fra i temi affrontati vi sono le abilità di studio, la comprensione del sistema scolastico britannico, lacquisizione di fiducia, la consulenza scolastica, la ricerca del lavoro, lapprofondimento di questioni importanti che interessano le donne asiatiche in Gran Bretagna, la comprensione dei concetti di razza, etnia e genere, le abilità comunicative, lorganizzazione del tempo e la legislazione attuale. Il materiale del corso verrà fornito in inglese ed in bengali. Inoltre, per permettere alle donne di avere accesso ai programmi scolastici ed ai servizi locali, è stata organizzata una Fiera dellIstruzione e della Formazione per le Donne Asiatiche. La fiera è stata inaugurata da donne protagoniste della politica, vale a dire un membro della Camera dei Lords e la moglie del delegato per lAlta Commissione del Bangladesh. La fiera offriva venti stand per fornire informazioni su programmi scolastici e di formazione, e su altri servizi per limmigrazione e la consulenza agli immigrati. I laboratori erano facilitati dalla presenza di professioniste originarie del Bangladesh per tutta la giornata; gli argomenti affrontati sono stati la salute, listruzione, listruzione dei genitori, lassistenza sociale, la ricerca del lavoro ed il diritto allassistenza. Luniversità ha organizzato questa fiera con laiuto del distretto londinese di Towert Hamlets e delle lavoratrici della comunità del Bangladesh. Infine, visto che in Gran Bretagna ci sono molti programmi di formazione per i lavoratori, il progetto ha dovuto assicurare che avrebbe organizzato un programma di formazione per le lavoratrici della comunità del Bangladesh, in quanto molte di queste sono state impegnate a lungo in lavori con la comunità. Questo programma di formazione era aperto a tutte le lavoratrici asiatiche dellest londinese. Tale corso offriva alle donne strumenti per riflettere sulle loro qualità, capacità e conoscenze personali. Le donne hanno riflettuto sulle esperienze passate per mettere in luce i risultati ed i percorsi di apprendimento significativi già raggiunti, e su come dar prova degli studi compiuti nel loro paese per poter frequentare dei corsi scolastici. Infine, il corso di formazione ha offerto alle donne asiatiche lopportunità di mettersi in contatto con altre donne per trovare ed offrire sostegno reciproco. Conclusione Lautrice, oggi attiva presso lUniversità di East London, è una delle fondatrici del primo progetto inglese che affronta il tema della casa per le donne immigrate, l "Ebony Sistren Housing Association" ed è responsabile di iniziative educative per facilitare laccesso delle comunità immigrate al sistema educativo. Il progetto Socrate vede la collaborazione del Prof. Antonio Marazzi, Facoltà di Psicologia dellUniversità di Padova. Bibliografia Benn R. (1998), A fair hearing for the fair sex in Benn R. Elliott and Whaley P (eds) Educating Rita and Her Sisters: Women and Continuing Education, The National Organisation for Adult Learning, Leicester. Traduzione a cura di Clelia Minelli e Alessio Surian |