UNA STORIA SINTI - QUATTRO RACCONTI ROMANES
di Alessio Surian
"Mio nonno era Jean De Bar, un sinto valcio, che in lingua nostra vuol dire "francese". Scese in Italia a piedi nel 1900..". Comincia così ,subito dopo una foto di gruppo ed un colorato albero genealogico, la narrazione di Gnugo De Bar. Nelle cinquanta pagine di "Strada, Patria Sinta" ha raccolto cento anni di storia sua, "saltimbanco sinto" e della sua famiglia. Storia di "postoni" o "circo arena", circo all'aperto e di stagioni nei "circhi chiusi" prima, durante e dopo le due guerre mondiali: "Parte di questa storia mi è stata raccontata dai miei nonni e dai miei genitori; parte l'ho vissuta. Io la racconto perché è importante ricordare". Un testo raccolto da Luca Puggioli e illustrato, oltre che con foto d'epoca, da 42 tavole a colori di Antonella Battilani. Quasi contemporaneamente sono stati pubblicati quattro racconti della tradizione rom in "Noi e voi W" che colpisco ugualmente sia per la forza narrativa, sia per l'impaginazione originale e la bellezza delle illustrazioni a colori, in questo caso di Vittoria Facchini. I quattro racconti sono riportati in romanés, albanese, inglese e italiano e narrano di come realizzare desideri impossibili a prima vista, di immaginazione, di sogni. Il ricavato va a sostenere la scuola multietnica e l'ambulatorio che a Girokastra, in Albania, sono fra i progetti dell'Associazione medici volontari Tolbà. L'associazione ha sede a Matera (vico XX settembre 13, tel/fax ) e dal 1991 "opera a favore della dignità delle persone che si recano nel nostro paese sotto la spinta del bisogno economico o della privazione della libertà nel proprio paese". La scelta di questa ong è quella di sostenere le popolazioni bosniache e albanesi tanto in Italia che con progetti socio-educativi e sanitari nei loro paesi di origine. Ma aldilà del gesto di solidarietà, questi racconti rappresentano significativi strumenti di educazione interculturale, come ci ricorda Francesca Gobbo nell'introduzione a "Noi e voi W": "Sono solo storie, queste, si dirà: ma proprio perché storie che vanno raccontate, esse mettono in evidenza l'importanza che l'insegnante affini la propria capacità di ascoltare e di comprendere prestando attenzione alle narrazioni (...) L'uso in classe di queste storie, l'esplorazione delle asperità della traduzione, la conversazione intorno ai temi e ai personaggi può costituire un'occasione preziosa per avanzare altre possibili interpretazioni e cogliere differenti punti di vista, ma anche per interrogarsi su come il complesso rapporto che lega l'essere umano alla cultura venga mediato dalla narrazione" - Alexian Santino e Daniela Spinelli, "Noi e voi W - Quattro storie in romanés tradotte in albanese, greco, inglese, italiano e illustrate a colori", con un'introduzione di Francesca Gobbo, illustrazioni di Vittoria Facchini, Tolbà, Matera, 1998 (lire 30.000, c.c. postale n. 10859759 intestato a Associazione Medici Volontari) - Gnugo De Bar, "Strada, Patria Sinta - Cento anni di storia nel racconto di un saltimbanco sinto", illustrazioni di Antonella Battilani, pag.64, Fatatrac, 1998 |