Collana Mondialità
Migrazioni in Europa e formazione interculturale
L'educazione come rapporto tra identità e alterità
di Angelo Negrini
Costruire un'Europa all'insegna della convivenza e dell'educazione interculturale è possibile, ma richiede l'impegno convergente di diverse tradizioni e di tutte le componenti sociali, politiche e culturali. Questa la principale indicazione emersa dal Colloquio internazionale di Stoccarda del 26 ottobre 1996, sul tema: "Processi migratori in Europa: stereotipi, meccanismi di difesa e interventi educativi", di cui vengono qui presentati gli Atti. In Europa stanno avvenendo cambiamenti straordinari. Le contraddizioni del processo unitario in corso si chiamano oggigiorno: nuovi nazionalismi, disgregazione dei gruppi etnici, guerra civile, pulizia etnica nei paesi dell'Est; razzismo, xenofobia, corporativismo, aggressività e violenza nei paesi dell'Ovest. Di fronte a questa realtà si rende necessaria una formazione interculturale come educazione alla diversità: si tratta di prendere coscienza della crescente interdipendenza tra i popoli, tra classi sociali ed individui, e di saper coniugare nella solidarietà i valori della libertà e dell'uguaglianza. Quali processi e contenuti educativi è chiamata ad attivare e a promuovere la comunità educativa, affinché l'individuo possa aprirsi all'universalità senza mortificare le proprie radici culturali? GLI AUTORI A. Negrini, Migrazioni in Europa e formazione interculturale, Emi, Bologna, 1997 . |