ATTIVITÀ
RICERCA AZIONE
La ricerca-azione è una metodologia di lavoro mirata a superare la tradizionale dicotomia fra teoria e pratica e la separazione fra ambito educativo ed applicativo. In generale richiede attenzione ai processi di comunicazione e al lavoro collettivo. E anche una metodologia flessibile che permette e anzi dovrebbe indurre a introdurre modifiche nella propria programmazione mano a mano che si procede nel lavoro. Lattenzione è rivolta in primo luogo ai processi.
FASI DI LAVORO
Organizzazione del gruppo
Verifica che esista un interesse comune dei membri del gruppo rispetto ad un tema su cui lavorare
Impegno di ciascun membro del gruppo a contribuire al lavoro collettivo
Verifica della disponibilità dei singoli e definizione della frequenza con cui scadenzare incontri e impegni di lavoro
Definizione di massima di un piano di lavoro e delle responsabilità, per esempio relative al coordinamento e alla memoria scritta del lavoro
Selezione di un problema specifico: suggerimenti
Eliminare problemi troppo generali
Cercare attivamente di identificare pregiudizi presenti nel gruppo riguardo al tema prescelto
Approfondire le caratteristiche che permettono di focalizzare meglio il problema
Scegliere un problema che sia ipotizzabile risolvere in un lasso di tempo ragionevole
Assicurarsi che il problema scelto rivesta interesse per i componenti del gruppo
Mettere in evidenza elementi che facilitano linnovazione pedagogica
Definizione degli obiettivi: caratteristiche
Chiari: vanno formulati in modo comprensibile e preciso
Realisti: devono ragionevolmente poter essere raggiunti a partire dalla metodologia e dalle risorse a disposizione
Pertinenti: devono essere in relazione e rispettare la natura del problema in esame
Selezione di una ipotesi di lavoro
Identificazione delle cause del problema
Formulazione di ipotesi su sviluppi e possibili soluzioni
Definizione degli strumenti di lavoro: domande
Come raccogliere i dati?
Come si intende osservare (dallesterno, in modo partecipativo...)?
Svolgimento
Realizzazione del piano di lavoro
Osservazione e riflessione di elementi quali: pratica di lavoro del gruppo, ruolo dei diversi attori, metodologia e risultati
Raccolta dati
Annotazione delle osservazioni durante il processo di ricerca-azione
Riflessione sui necessari cambiamenti al piano di lavoro iniziale (cause, effetti)
Valutazione
Verifica in gruppo dei risultati
Riflessione sui cambiamenti prodotti
Identificazione di relazioni con problemi simili
Ridefinizione del problema
Riflessione teorica sui cambiamenti prodotti
Ipotesi di nuove azioni ed eventuale riproposizione del ciclo
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nonostante siano stati concepiti ventanni fa, i criteri proposti da Robin Richardson in "Debates and Decision" rimangono una griglia stimolante e valida per la valutazione di testi e strumenti di educazione interculturale. Recentemente sono stati riproposti dallUnesco e dallIPRA (lAssociazione Internazionale per le Ricerche sulla Pace) nel manuale "Handbook Resource and Teaching Material in Conflict Resolution, Education for Human Rights, Peace and Democracy" (Parigi, 1994), frutto della cooperazione con insegnanti libanesi particolarmente interessati alla mediazione dei conflitti. Le domande sono divise secondo quattro aree di interesse: contenuti; immagini ed etnocentrismo; metodologia; impostazione di fondo. In appendice vengono inoltre riportate venti domande per una verifica generale di un progetto educativo.
Contenuti
Strumenti appropriati di educazione alla mondialità affrontano il modo di vita delle persone nelle rispettive comunità in modo da mettere in luce come si svolgono le relazioni fra le persone e fra le comunità. Ciò include vari aspetti, per esempio: economia, vita sociale, vita individuale (sentimenti, emozioni), politica, cultura, storia, ambiente etc.
- Si entra nel merito dellesistenza delle persone in altre comunità?
- Si mettono in relazione le loro vite con quelle delle persone nella propria comunità?
- Vengono descritte le vite di persone in altre comunità in modo pluralista?
- Viene affrontato ciò che le comunità hanno in comune e ciò che le divide? Per esempio differenze di tipo socio-economico in merito a disparità in ricchezza, abitazioni etc.
- Vengono affrontati diversi aspetti di argomenti attinenti alla pace, ai diritti umani e alla democrazia?
- Viene affrontato il modo in cui le diverse comunità possono cooperare a beneficio della collettività?
- Vengono affrontati diversi modelli e punti di vista sulle possibilità di migliorare le relazioni fra le comunità e la società di cui fanno parte?
Immagini, etnocentrismo, pregiudizi
Strumenti di educazione alla mondialità non dovrebbero includere informazioni di tipo etnocentrico e evocare lidea della supremazia della propria comunità. In una prospettiva interculturale è importante sottolineare che ciascuna comunità segue il proprio cammino di sviluppo, un cammino non necessariamente simile a quello di altre comunità. Va evitata linclusione nei materiali educativi di testi ed illustrazioni che contengano una caratterizzazione negativa della vita in altre comunità così come vanno evitate indicazioni che indichino la superiorità di una comunità rispetto alle altre. Tali caratterizzazioni ed immagini negative vanno anche evitate nei confronti delle donne. In generale linformazione non dovrebbe contenere elementi di razzismo, stereotipi e pregiudizi. Limmagine degli altri e di altre comunità dovrebbe poter presentare sfumature diverse e saper mettere in luce le differenze che esistono fra persone e fra comunità.
- Si incontrano informazioni a carattere etnocentrico o descrizioni relative allaltro e ad altre comunità di tipo negativo e che denotano un atteggiamento di superiorità?
- Si assume, implicitamente o esplicitamente, che gli altri popoli e comunità siano passati attraverso gli stessi stadi di sviluppo della propria comunità, ma non siano egualmente avanzati?
- Vengono menzionati i pregiudizi relativi a gruppi, comunità e culture cui appartengono le persone cui si fa riferimento?
- Vengono utilizzati termini sessisti?
- Vengono utilizzati termini razzisti?
- Si suscita il rispetto per i valori e le norme degli altri e di altre comunità?
- Si mette in luce il fatto che esistono sia differenze sia tratti in comune?
- Si mette in luce che le comunità possono differire una dallaltra e che queste differenze influenzano la vita dei rispettivi abitanti?
- Si mette in luce che esistono differenze anche allinterno delle comunità?
- Viene prestata attenzione al ruolo delle donne e delle ragazze nellambito dei processi di transizione?
Metodologia
Strumenti di educazione alla mondialità dovrebbero fare riferimento alla vita di tutti i giorni e alle esperienze concrete di chi apprende ed essere in grado di suscitarne linteresse e lattenzione in riferimento ai temi trattati.
- Si cerca un collegamento con lesperienza di chi utilizza i materiali, ciò che già sanno, osservano etc.?
- I contenuti vengono presentati in modo che chi utilizza i materiali ci si possa relazionare? Vi è una possibilità di riconoscersi nelle storie che vengono narrate?
- Vengono offerte sufficienti possibilità di identificarsi anche a chi proviene da un contesto diverso rispetto alla cultura in cui i materiali sono stati prodotti?
- Vengono presentate prospettive sufficientemente generali e/o personali per quel che riguarda la possibilità di agire in prima persona? Si suggerisce che il mondo non può essere cambiato o che chi apprende può dare il proprio contributo a ricercare soluzioni possibili?
- Si richiede a chi utilizza i materiali di impegnarsi ed assumere responsabilità in prima persona?
- Viene utilizzato un tono moralizzante o di predica?
Impostazione di fondo
Strumenti di educazione alla mondialità dovrebbero saper riallacciarsi al livello iniziale di chi apprende ed offrire occasioni per mettere in discussione tali condizioni di partenza. Dovrebbero avere uninfluenza sia a livello delle conoscenze, sia delle abilità, sia degli atteggiamenti.
- I materiali possono venire capiti dalle persone a cui sono indirizzati?
- Sono materiali che possono risultare stimolanti per il tipo di scuola e di alunni per cui sono pensati?
- Vengono offerte informazioni significative e a sufficienza? in altre parole, chi apprende ha lopportunità di aumentare il proprio sapere?
- Vengono offerte possibilità a chi apprende per sviluppare abilità?
- Vengono offerte opportunità per influenzare gli atteggiamenti di chi apprende?
- Il linguaggio utilizzato è da ritenersi chiaro ed appropriato?
VENTI DOMANDE DI VERIFICA
Nella definizione e verifica di un progetto educativo è utile porsi le seguenti domande per ciascuna attività o nucleo di lavoro:
- Come posso applicarlo nella mia pratica educativa?
- Perché? Risponde alle finalità della scuola/della mia scuola? E praticabile da parte di un insegnante/da parte mia?
- Cosa? Presenta obiettivi di sviluppo cognitivo, di abilità, di atteggiamenti, di valori?
Le seguenti venti domande possono essere utilizzate per riflettere sullefficacia educativa degli strumenti utilizzati nel facilitare lapprendimento degli studenti e come verifica generale di progetti e processi educativi soprattutto da un punto di vista interculturale:
1. ANALISI DEL CONTESTO
Viene stimolata la conoscenza del contesto relativo ai problemi contemporanei - per esempio relativo a questioni di potere, autorità, processi decisionali, distribuzione della ricchezza, conflitti di interesse, divergenze di opinioni?
2. APPREZZAMENTO DI ALTRE CULTURE
Viene incoraggiato lapprezzamento delle conquiste e delle idee proprie di altri contesti culturali - per esempio in campi quali la letteratura, la musica, le arti visive, larchitettura, il design etc., e la comprensione delle religioni e delle ideologie politiche?
3. COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
Vengono forniti strumenti per sviluppare abilità nellambito della comunicazione interculturale? Per esempio, come affrontare situazioni sociali in cui si viene discriminati a causa di pregiudizi o in cui si può essere condizionati dai propri pregiudizi?
4. CONCETTI RELATIVI ALLAZIONE
Vengono sviluppati concetti quali: azione dei governi, iniziative locali, riforme, rivoluzioni, gruppi di pressione, costituzione, ruolo della legge, lotta armata, nonviolenza, diritti?
5. EMPATIA
Vengono suggerite e incoraggiati modi di mettersi nei panni degli altri, immaginare con profondità i sentimenti, le percezioni, le aspettative, le intenzioni delle altre persone, includendo persone che appartengono a culture o società diversa dalla propria?
6. PROBLEMI GLOBALI
Viene stimolata la comprensione di problemi per i quali è necessario analizzare il contesto globale e che vanno gestiti nellambito di una cooperazione internazionale, per esempio problemi quali la povertà, la violenza, loppressione, lambiente?
7. INFORMAZIONE
Viene incoraggiato lapprendimento di fatti e dati chiave riguardo al mondo moderno quali date, eventi, nomi e posizione di paesi, personalità rilevanti, materie prime, sistemi politici, fede religiosa?
8. ACQUISIRE MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DALLO STUDIO DI ALTRE CULTURE
Vi è uno sviluppo, da parte di chi apprende, della comprensione della natura umana e delle società umane e quindi una maggiore comprensione della propria cultura e società attraverso lo studio di altre culture e società?
9. GIUSTIZIA
Si incoraggia che apprende a considerare che le relazioni fra gli esseri umani e fra gruppi di esseri umani dovrebbero esser basate sui principi di giustizia?
10. PRECONCETTI
Viene favorita la consapevolezza dei modi in cui i propri punti di vista e le proprie percezioni vengono influenzate e limitate da fattori quali la propria cultura, società, nazionalità etc.?
11. PARTECIPAZIONE A LIVELLO LOCALE
Viene favorito lo sviluppo di abilità importanti per la partecipazione alla vita sociale e politica della propria comunità - per esempio riguardo ai processi decisionali, alla comunicazione e alle regole base della partecipazione democratica?
12. PARTECIPAZIONE NELLA SCUOLA
Viene favorito lo sviluppo di competenze relative a prendere o influenzare decisioni che riguardano la propria vita a scuola - per esempio su come viene gestita la scuola e lorganizzazione degli studi?
13. PARTECIPAZIONE NELLA SOCIETA MONDIALE
Viene favorito lo sviluppo di competenze relative ad influenzare la società mondiale nel suo complesso, per esempio attraverso un consumo critico, luso del tempo libero, lattività politica, la raccolta di fondi per azioni specifiche, modi di influenzare lopinione pubblica, condizionare i processi decisionali?
14. RELAZIONI PERSONALI
Si incoraggia chi apprende a sviluppare rispetto per i diritti e i sentimenti delle persone con cui sono in più stretto contatto - fra di loro, in famiglia, nei rapporti di coppia?
15. RISPETTO PER MOTIVAZIONI E VERITA
Si incoraggia chi apprende ad esaminare le idee in modo critico, a fornire e richiedere motivazioni e ragioni per le opinioni espresse e a modificare il proprio punto di vista di fronte allemergere di nuovi elementi?
16. LA SCUOLA NELLA SOCIETA
Si favorisce una comprensione da parte di chi apprende dei modi in cui leducazione in generale e la propria educazione in particolare è condizionata dalla distribuzione del potere e della
17. AUTOSTIMA
Vengono create le condizioni per far sì che chi apprende sviluppi confidenza in sè stesso/a - un senso del proprio valore come individuo, una fiducia realistica nelle proprie abilità, un senso di rispetto per la propria cultura?
18. I PROPRI INTERESSI E LA SOCIETA MONDIALE
Si incoraggia chi apprende a considerare che cercare di realizzare i propri interessi richiede, in un mondo interdipendente, la cooperazione e il coordinamento con persone di altri paesi?
19. SOLIDARIETA
Si creano le condizioni per sviluppare partecipazione e solidarietà con le vittime di particolari eventi e processi sociali? In particolare, viene stimolata solidarietà con I poveri e gli oppressi anche in paesi diversi dal proprio?
20. ELEMENTI IN COMUNE
Si incoraggia chi apprende ad identificare le cose principali che tutti gli esseri umani hanno in comune, indipendentemente dalla loro cultura o nazionalità - in particolare le aspirazioni evocate da termini quali autorealizzazione, autostima, significato, creatività?
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