I CUSTODI DELLA TERRA
CAMBIAMENTO CLIMATICO:
COME FERMARLO
ANTONIO LUMICISI
responsabile campagna clima Greenpeace Italia
Continuano gli approfondimenti del responsabile della campagna clima di Greenpeace Italia.
Questo è dedicato alle energie rinnovabili e allefficienza energetica.
Un futuro senza fonti fossili non soltanto è possibile ma anche necessario per preservare lambiente dal serio rischio di cambiamento climatico.
Sono molti i vantaggi che si potrebbero ottenere dallutilizzo di fonti di energia rinnovabile. Vantaggi economici, sociali nonché ambientali.
Di cambiamenti climatici torneremo a parlare nel prossimo numero, allindomani della conferenza internazionale di Buenos Aires di inizio novembre, per scoprire le nuove tendenze.
Le fonti di energia rinnovabile (solare, eolico, biomasse, idroelettrico, geotermia) rappresentano oggi circa il 20% delle fonti di energia mondiale, con una netta prevalenza di biomasse (quasi il 14%) e dellidraulica (6%). Il contributo del solare e delleolico è praticamente inesistente, anche se negli ultimi anni sono stati varati interessanti progetti per una maggiore diffusione dellenergia eolica.
In Italia che tra i paesi industrializzati è, insieme al Giappone, quello che più di tutti dipende dallestero per il suo approvvigionamento energetico (oltre l80% dellenergia consumata in Italia viene importata) continua la tendenza allaumento del consumo di energia, soprattutto sotto forma elettrica. Nel nostro paese, circa il 22% dellenergia elettrica prodotta proviene dalle fonti rinnovabili tradizionali come lidroelettrico e il geotermico che, in generale, hanno raggiunto un livello quasi massimo di sfruttamento.
La mancanza di una seria incentivazione della produzione di energia rinnovabile è uno degli ostacoli che finora ne hanno impedito lo sviluppo. Ad oggi, i governi e le istituzioni finanziarie internazionali continuano a favorire politiche che peggioreranno la questione climatica. Lo fanno, pur sapendo che esistono opzioni alternative disponibili che possono ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e dalle emissioni di gas ad effetto serra. Vengono costruite nuove centrali termoelettriche, quando programmi di sviluppo sullefficienza energetica creerebbero più posti di lavoro, facendo risparmiare al contempo sulla bolletta energetica. La Banca mondiale, ad esempio, ha concesso dal 1992 (anno della Conferenza di Rio de Janeiro) ad oggi ben 9 miliardi di dollari per il finanziamento di progetti che prevedono luso o lestrazione di combustibili fossili. Nonostante gli impegni presi nei riguardi dellefficienza energetica e delle fonti rinnovabili, la percentuale di spesa destinata a tali settori è pari a solo il 3% del bilancio totale e non sembra che la Banca abbia intenzione di modificare questa tendenza. In termini di emissioni, per ogni dollaro che questo organismo sborsa per il settore energetico, vengono prodotte circa tre tonnellate di anidride carbonica (il principale gas ad effetto serra).
Le nuove fonti rinnovabili (solare ed eolico) vengono ignorate, vittime di un costante dominio del petrolio, del carbone e del gas. Un futuro senza fonti fossili non solo è possibile ma anche necessario per preservare lambiente dal serio rischio del cambiamento climatico. In tutto il mondo esistono esempi positivi, economicamente validi ed energeticamente significativi di installazioni di fonti rinnovabili. Ed altre tecnologie potrebbero entrare nel mercato, se si sostenesse la ricerca applicata e il loro sviluppo industriale.
LE PRINCIPALI BARRIERE ALLO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
Purtroppo, sussistono ancora alcune barriere allo sviluppo delle fonti rinnovabili. E difficilmente, se queste non verranno rimosse, potremo contare su un maggiore apporto dellenergia prodotta da fonti rinnovabili e pulite. Innanzitutto, il livello dei sussidi annuali alle industrie dei combustibili fossili e del nucleare in Europa ha raggiunto la cifra di 15 miliardi di dollari: leffetto dei fondi pubblici spesi nelle industrie che, producendo energia in maniera tradizionale, sono responsabili del cambiamento climatico crea una seria distorsione del mercato in relazione al costo effettivo dellenergia prodotta, rispetto allalta competitività che le rinnovabili potrebbero invece avere, a parità di sussidi.
Inoltre, deve essere considerato che il costo reale di qualsiasi fonte di energia comprende i cosiddetti "costi esterni". Tali costi non appaiono nei bilanci degli operatori e vengono generalmente nascosti. Le "esternalità", che si prestano ad una quantificazione monetaria, includono gli effetti economici, gli impatti ambientali e i danni alla salute dei quali la produzione di energia da fonte fossile deve essere ritenuta responsabile. Non solo le industrie colpevoli di questo non ne pagano le conseguenze, ma, di fatto, tali costi vengono tacitamente scaricati sulla collettività, tenendo, al contempo, fuori dal mercato tecnologie non inquinanti e mature.
I VANTAGGI DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA
Sono molteplici i vantaggi che si otterrebbero dallutilizzo delle fonti di energia rinnovabile. Vantaggi economici, sociali nonché ambientali. Dal punto di vista economico, le rinnovabili, soprattutto nellarea mediterranea, presentano un potenziale di sviluppo molto alto: potrebbero dare nuovo impulso alle industrie, favorendo una maggiore diversificazione delle fonti energetiche e un maggior utilizzo delle risorse locali. Questo potrebbe facilitare la crescita regionale tra i paesi mediterranei dellEuropa e del Terzo Mondo che, grazie al limitato impatto locale, produrrebbe una maggiore coesione sociale. Lespansione delle tecnologie basate sulle fonti rinnovabili creerebbe anche buone opportunità di cooperazione industriale tra le industrie dellUe e quelle degli altri paesi. Inoltre, si ridurrebbero i potenziali rischi alla salute umana provenienti dalluso dei combustibili fossili come fonte energetica, alleggerendo, di conseguenza, le voci di spesa del settore sanitario.
I costi dei combustibili per lenergia solare ed eolica sono pari a zero. Ciò significa che quasi tutti le spese necessarie per far funzionare le fattorie eoliche o gli impianti solari vengono utilizzati per la creazione di posti di lavoro. Dati forniti dalla Shell e dalla Bp (due tra le più grandi compagnie petrolifere) mostrano che lindustria solare produce, a parità di investimento, un numero di occupati di 6 volte maggiore rispetto allindustria petrolifera. Lobiettivo che lUnione Europea ha suggerito, di portare la quota percentuale delle rinnovabili dal 6 al 12% nel complesso dei paesi dellUe, avrebbe un effetto netto di oltre 500.000 posti di lavoro.
Infine, dal punto di vista ambientale, le rinnovabili possono contribuire nella stabilizzazione delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra e alla riduzione di altri inquinanti come ossidi di azoto e di zolfo, responsabili delle piogge acide.
LE PROPOSTE
Sono diversi anni ormai che il mondo ambientalista si batte per convincere i governi e le industrie di tutto il mondo che una rapida riduzione dei gas climalteranti è non solo urgente, ma facilmente praticabile. Dal 1992 (anno del Summit della Terra di Rio de Janeiro) ad oggi, Greenpeace ha promosso diverse "soluzioni" per combattere leffetto serra che, puntualmente, sono state ignorate o prese in considerazione con notevole ritardo dalla classe politica ed industriale.
Refrigerazione: come eliminare i composti chimici dannosi per latmosfera Sebbene la Convenzione di Vienna (1985) e il Protocollo di Montreal (1987) abbiano identificato i CFC (clorofluorocarburi) ed altri composti chimici come le cause principali dellassottigliamento dello strato di ozono e del riscaldamento globale, alcuni settori dellindustria continuano a rinviare la loro rapida eliminazione.
Mentre Greenpeace avviava ricerche per soluzioni alternative ai CFC, lindustria chimica promuoveva altri composti chimici come sostituti: gli HFC (idrofluorocarburi), potenti gas serra, e gli HCFC (idroclorofluorocarburi) che, sebbene in maniera più debole rispetto ai CFC, sono comunque dei gas buca-ozono.
Nel 1992 Greenpeace presenta il "Greenfreeze", il frigorifero che utilizza piccole quantità di idrocarburi (principalmente, propano e butano) al posto dei CFC, HFC e HCFC, sia nel circuito refrigerante che nel sistema di isolamento. Nonostante la reazione ostile da parte dellindustria, tale tecnologia ha oggi assunto una posizione dominante nel mercato tedesco e in altri paesi europei. Nel 1997, in occasione del decimo anniversario del Protocollo di Montreal, Greenpeace è stata premiata dal Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) per aver promosso con il Greenfreeze una soluzione concreta.
La produzione di energia: il ruolo delle rinnovabili nella protezione del clima Il settore della produzione di energia rappresenta la fonte principale di emissioni di gas serra. Nessuna rapida e permanente riduzione delle emissioni di gas serra sarà possibile senza progressivi miglioramenti nellefficienza della produzione, della distribuzione e degli usi finali dellelettricità, oltre al progressivo abbandono dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) a favore di fonti di energia pulita e rinnovabile.
Mentre le tecnologie per una migliore efficienza energetica, così come per alcuni aspetti gli impianti eolici, vengono già riconosciuti in diverse parti del mondo come economicamente competitivi rispetto alluso dei combustibili fossili, persiste ancora una scarsa consapevolezza sulle potenzialità dellenergia solare. In questo contesto, Greenpeace ha promosso alcune iniziative per accelerarne la promozione con lobiettivo di farla diventare una delle principali fonti di produzione di energia elettrica sul nostro pianeta.
Nel 1996 in Germania, una campagna informativa diretta ai consumatori ha triplicato la domanda per la connessione in rete di sistemi fotovoltaici.
In Australia, in occasione dei giochi olimpici del 2000, Greenpeace ha sponsorizzato la costruzione del più grande quartiere solare - il Villaggio Olimpico che ospiterà più di 15.000 persone. Il progetto prevede la costruzione di 665 abitazioni alimentate con lausilio dellenergia solare e con un consumo energetico inferiore del 50% rispetto allo standard di riferimento.
In Grecia, è stato proposto un piano per la promozione delle fonti rinnovabili al fine di eliminare totalmente luso di combustibili fossili dallisola di Creta. Il piano comprende interventi sullefficienza energetica, il solare, leolico e lidroelettrico.
In Italia, è stata lanciata nellestate 1998 uniniziativa per la promozione del solare termico denominata "Alla scoperta dellacqua calda& ". Lobiettivo è quello di far crescere un mercato che attualmente vede lItalia nelle ultime posizioni in Europa, nonostante il buon livello di insolazione di cui gode il nostro paese.
Per quanto riguarda leolico, con il sostegno di Greenpeace, il governo danese ha varato un programma di sviluppo con lo scopo di raggiungere i 5.500 MW di potenza installata (equivalenti al 50% dei bisogni elettrici del paese) entro il 2030.
Trasporti: come ridurre, da subito, le emissioni di CO2 del 50% Nonostante gli impegni per ridurre le emissioni, tutte le stime confermano che il rilascio di CO2 dal settore dei trasporti è destinato ad aumentare.
Nel 1995, Greenpeace ha presentato in Europa un prototipo di autovettura conosciuto con il nome di "Smile" (Small, intelligent, light, efficient). Commissionato da Greenpeace, il progetto Smile è stato sviluppato da una società di ingegneria svizzera e, una volta realizzato, ha dimostrato di essere due volte più efficiente del modello Twingo della Renault, che era stato utilizzato come modello base. Le principali innovazioni riguardavano un nuovo motore e miglioramenti nellaerodinamica, applicabili a qualsiasi auto. Greenpeace ha così provato che già da adesso sarebbe possibile ridurre del 50% i consumi e, quindi, le emissioni di gas dannosi per lambiente. Oltre a ciò, è ovviamente necessario ridefinire le politiche dei trasporti al fine di disincentivare luso dei mezzi privati e del trasporto di merci su gomma e favorire invece lo sviluppo del trasporto collettivo nei centri urbani e lutilizzo di treni e navi per le esigenze commerciali.

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